Gentile Clientela,
Genova - Una buona parte dei sessanta container “pericolosi” provenienti dal porto di Tianjin in Cina, dilaniato lo scorso 12 agosto da tre esplosioni, una delle quali ha investito un deposito con oltre 700 tonnellate di cianuro, e sbarcati al porto Vte sono rimasti lì. Stoccati sulla banchina dello scalo genovese per otto giorni.
E solo ieri, 24 ore dopo la riunione urgente del Comitato di igiene e sicurezza, i vigili del fuoco hanno potuto effettuare un sopralluogo dai contenitori. E si infittisce il giallo che accompagna questo carico. Perché non solo gli operai che hanno movimentato i contenitori non erano a conoscenza dei potenziali rischi. Ma nessuno tranne il Vte (nemmeno l’Autorità Portuale), sapeva il giorno dello sbarco e il numero di container incriminati.
Il sopralluogo di ieri dei vigili del fuoco ha escluso contaminazioni sui contenitori stoccati al porto di Pra’. Ed è l’unica buona notizia. Perchè invece la bufera che ha investito lo scalo venerdì pomeriggio scorso non è passata per nulla.
Eppure, la Comunità Europea, già lo scorso 28 agosto, aveva comunicato il possibile arrivo di container “pericolosi” dal porto di Tianjin in Cina ai ministeri della Salute, dell’Interno, dell’Ambiente e degli Esteri, oltre che alle Autorità portuali nazionali e alle dogane.. Una settimana dopo, l’avvertimento, era stato riservato solo ai porti di Genova e Trieste. Nel porto friulano quando arriva la prima nave, il comitato di sicurezza si è già riunito.
A Genova no, e il giallo riguarda proprio le comunicazioni tra lo scalo e l’Autorità Portuale.
Fonte : http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2015/09/27/ARZcj95F-container_abbando...
